Tagliare e poi rievocazione del sangue. Per offrire il corpo affilato, il corpo pulsante, allo sguardo dello spettatore. Invitatelo ad assistere a questo rituale necessario dopo lo shock. Ricordategli l'incredibile capacità del corpo umano di rialzarsi, di non cedere al collasso. Per creare un mondo in cui ciò che ci lega ai nostri fantasmi, ai nostri mostri, alle nostre ferite, ai nostri silenzi e ai nostri shock possa essere tagliato. Esegui queste azioni come alternativa definitiva alla morte interiore. Lasciate che la rabbia esploda, non abbiate più paura e spaccatela nell'aria, per scegliere la vita, unica risposta possibile alla brutalità del mondo. È il gesto di Amélie Gratias che rischia di espellere senza timore di rivelare il corpo, ricettacolo di tanta possibile violenza. Evoca una forma di potere davanti agli occhi dello spettatore e lo invita a scavare dentro di sé per trovare il proprio potere, qualunque esso sia. E, forse, trovare un po' di pace.