Zona critica
orizzonte di creazione 2027
Testo, design, regia e interpretazione ⎥ Amélie Gratias
RIASSUNTO
Mentre torna nei boschi della sua infanzia per riprendersi, Ellie, in preda a una profonda agitazione, scopre un paesaggio devastato. Una volta crollati, gli alberi e la terra che costituivano il suo parco giochi riecheggiano gradualmente la traiettoria del suo corpo. Dolore e rabbia si mescolano e questa zona critica, una sottile pellicola terrestre su cui si compie il miracolo della vita e che ora è minacciata dalla precarietà, sembra diventare un tutt'uno con l'architettura del suo essere. Quando viene svelata l'entità della distruzione della sua foresta, Ellie scopre la storia dietro la sua natura e cosa questa ha da dire sull'essere una donna.

C’erano state le mani di S. sul mio corpo, le sue dita aggrappate all’osso del mio fianco. Così. Il mio corpo-parete gli serviva da appiglio.
Allora era venuta fuori quella frase: questo… questo si scala, questo.
– que⎯sto
Ero dunque diventata “questo”. Un appiglio. Una falesia da scalare. Un corpo da arrampicare. Come si scala il tronco nudo di un albero.