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Zona critica

orizzonte di creazione 2027

Testo, design, regia e interpretazione ⎥ Amélie Gratias​

RIASSUNTO

Mentre torna nei boschi della sua infanzia per riprendersi, Ellie, in preda a una profonda agitazione, scopre un paesaggio devastato. Una volta crollati, gli alberi e la terra che costituivano il suo parco giochi riecheggiano gradualmente la traiettoria del suo corpo. Dolore e rabbia si mescolano e questa zona critica, una sottile pellicola terrestre su cui si compie il miracolo della vita e che ora è minacciata dalla precarietà, sembra diventare un tutt'uno con l'architettura del suo essere. Quando viene svelata l'entità della distruzione della sua foresta, Ellie scopre la storia dietro la sua natura e cosa questa ha da dire sull'essere una donna.

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C’erano state le mani di S. sul mio corpo, le sue dita aggrappate all’osso del mio fianco. Così. Il mio corpo-parete gli serviva da appiglio.
Allora era venuta fuori quella frase: questo… questo si scala, questo.
– que⎯sto
Ero dunque diventata “questo”. Un appiglio. Una falesia da scalare. Un corpo da arrampicare. Come si scala il tronco nudo di un albero.

INDIRIZZO
/ 14, rue Alain Bouchart
  35000 Rennes

  Francia

CONTATTO

/ cie.chambre2046@gmail.com

  direzione artistica ⎯ Amélie Gratias

  +33 6 88 50 91 09

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crediti

©2025, Cie Chambre 2046

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